Risarcimento del danno e calcolo degli interessi

In questo caso, si discute di un incidente stradale mortale in cui era in questione se le somme dovessero essere attualizzate in modo equo e se gli interessi dovessero essere calcolati separatamente.

La Corte d'Appello aveva ritenuto che gli importi del risarcimento fossero stati attualizzati in modo equo utilizzando le "tabelle milanesi" del 2014. Tuttavia, la Cassazione ha ritenuto che la decisione di confermare i calcoli di primo grado fosse sbagliata. La sentenza impugnata aveva confermato che gli importi erano stati quantificati all'attualità e includessero già gli interessi compensativi, ma la Cassazione ha sottolineato la necessità di distinguere tra attualizzazione e interessi compensativi.

La Corte ha chiarito che non era necessario rivalutare le somme se erano liquidate all'attualità. Tuttavia, gli interessi compensativi dovevano essere calcolati separatamente per compensare il ritardo nel pagamento della somma dovuta a causa dell'illecito commesso. La Cassazione ha anche affermato che gli interessi compensativi dovrebbero essere conteggiati dal momento dell'illecito.

Pertanto, la sentenza ha stabilito che, anche se le somme erano già attualizzate, gli interessi compensativi dovevano essere aggiunti in presenza di una specifica domanda. Questo principio, dichiarato dalla Cassazione, implica che gli interessi compensativi devono essere calcolati a partire dal momento dell'illecito, anche se le somme sono state già liquidate all'attualità.

La decisione della Corte ha sottolineato l'importanza di considerare separatamente la rivalutazione delle somme e gli interessi compensativi quando si tratta di risarcimenti danni da illecito, garantendo così un'adeguata compensazione per il danno subito (Cass. civ., sez. III, ord., 17 aprile 2024, n. 10376).