Nessun ristoro per la cliente che tiene una condotta non prudente

Decisivo il parere del medico legale, il quale ha escluso eventuali colpe dell’estetista

Nessun ristoro per la cliente che tiene una condotta non prudente

Niente risarcimento per la cliente del centro estetico che, sottopostasi ad un trattamento di epilazione a luce pulsata alle gambe, ha riportato ustioni di secondo grado, con conseguenti esiti cicatriziali, da lei ritenuti altamente deturpanti, e con ripercussioni di carattere psichico consistenti in disturbi del sonno e crisi ansiose. Decisivo il parere del perito, il quale ha messo nero su bianco l’attribuibilità delle ustioni ad un ‘effetto somma’ tra la luce pulsata e l’esposizione solare immediata, catalogabile come un errore della cliente del centro estetico. Da escludere, quindi, per i giudici (sentenza del 19 novembre 2024 del Tribunale di Gela), ogni ipotetica responsabilità dell’estetista. In sostanza, il medico legale che ha svolto il ruolo di perito ha escluso si possa catalogare come erroneo il trattamento eseguito dall’estetista sulla cliente, non essendo emerso il nesso causale tra il trattamento stesso e il danno da lesioni lamentato dalla donna. Per essere precisi, secondo il medico legale, ci si trova di fronte ad un caso in cui verosimilmente l’applicazione di luce pulsata nella faccia dorsale delle gambe non ha determinato da sola le ustioni, che invece trovano spiegazione logica con l’intervento del calore e dei raggi solari che, determinando ‘effetto somma’, hanno permesso l’insorgenza delle lesioni. E identico risultato, cioè l’’effetto somma’, si sarebbe potuto ottenere se si fosse applicata la luce pulsata in gambe con recente esposizione al sole, ma in questa ipotesi l’operatrice del centro estetico non avrebbe dovuto eseguire la seduta. Se l’ustione fosse diretta conseguenza dell’utilizzo di un manipolo non idoneo o di una taratura anomala dell’apparecchio, gli esiti ustionanti si sarebbero dovuti manifestare subito dopo il trattamento, ma non essendo la donna andata al ‘Pronto Soccorso’ o dal medico curante nelle ore successive al trattamento si può supporre, secondo il medico legale, che gli effetti ustionanti siano comparsi per cosiddetto ‘effetto somma’, con probabile insulto di luce e calore solare applicate alle gambe poco prima o subito dopo l’applicazione del fascio di luce pulsata laser.

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